Arte contemporanea – Stefano Arienti
“Castello di legno”, 2015, legno, carta stampata e granito, dimensione ambiente
Una forma particolare di lettura impegna un gruppo consistente di libri di vario argomento e formato, che fanno parte di una semplice struttura di legno e pietra, pensata appositamente per l’esterno di un ambiente alpino.
La presenza del paesaggio non è accessoria, ma contribuisce alla definizione della nuova velocità associata alla lettura, sottratta all’azione umana e rallentata al ritmo biologico dell’evoluzione stagionale, o quella ancora più lenta del tempo geologico.
I libri inseriti nella catasta di legno sono lasciati esposti agli agenti atmosferici, ma contibuiscono alla stabilità di un edificio transitorio e minimo, dove il sapere stampato, contenuto all’interno dei libri, lentamente potrà essere rilasciato nell’ambiente, in una forma diversa da quella che ci aspettiamo dall’azione umana.
I dorsi e i titoli dei testi contenuti sono rivolti sempre verso l’interno della struttura, costruita a secco con l’aiuto di sassi di granito.
Solo il taglio della carta rimane visibile ad alternarsi con le venature del legno tagliato o spaccato.
Castello anche se si tratta di un edificio minimo e che suggerisce un uso domestico, forma d’arte pratica ed incerta come il castello della conoscenza.